lunedì, luglio 17, 2006

I diari della bicicletta/3



Tour de France. Tappa di sabato 15 luglio. La frazione più lunga, 230 chilometri. Caldo, caldissimo. Nel gruppo poca voglia di pedalare. In gergo si chiama "tappa di trasferimento". In questi casi, un manipolo di eroi ci provano subito ad uscire. In quattro ce la fanno. La maglia gialla, Landis, tira i remi in barca. La sua squadra pure. Fugona, con dentro anche un italiano, Squinziato. Oltre venti minuti di vantaggio, Pereiro agguanta la maglia gialla. La vittoria di giornata va a Voigt.

Un tour anarchico, sempre Armstrong. Un tour più umano. Si fa fatica, ma il giorno dopo il gruppo rallenta e recupera. Vince un Csc, la squadra di Ivan Basso. (A destra la premiazione di Bennati per la competitività. Foto Lampre)

The show must go on. Gli sponsor pure. Il varesino si sente scaricato dal suo team manager, Bjarne Riis, sono giorni che non si sentono al telefono; ma lo si era già capito il giorno che Basso è "fuggito" dal Tour. Ciclismo fa rima con cinismo?

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