giovedì, febbraio 01, 2007

Pantani, e sia!

Rai1 trasmetterà lunedì prossimo il film sulla vita di Marco Pantani, interpretato da Rolando
Ravello. Pantani, sempre Pantani. Ancora Pantani.
Che cosa vedremo in televisione lunedì. Un fumettone, tagliato sulle esigenze del target nazional popolare? Sarà il "vero" Pantani?
Dalle prime indiscrezioni che arrivano da chi ha visto l'anteprima, dovrebbe essere questa, la storia di un uomo con i suoi alti e bassi, una pellicola che mischia vero e romanzato, come può essere romanzato, di per sè, la vita di un ciclista. Certo, viste le premesse annunciate (leggere ad esempio la Gazzetta) mancherà sicuramenteil "dietro le quinte", certi retroscena, l'approfondimento, inteso nel senso di cose mai dette, mai scritto fino ad ora. "Certo, è un film buonista, poetico, romanzato" - come dice Marco Pastonesi. E la sensazione è che ti rimarrà addosso quel sensodi impotenza che "t'invade quando uno di noi non ce la fa ad alzarsi" Bastava una parola, un invito, un secondo di vera amicizia. Pantani, signori Pantani.
Comunque Pantani, bisogna vederlo. E poi discuterne.

martedì, gennaio 30, 2007

Nuova Gazzetta. Avanti!

Così ne parla Dagospia. (Inoltre, se ti interessa l'argomento, in questa pagina puoi trovare anche i miei commenti).

GLI ALTRI MONDI DELLA “GAZZA” DI VERDELLI (SPORTIVO “VANITY”)
Colpa dell’Inter ammazza-campionato? Colpa di Calciopoli? Probabile. Non c’è dubbio che, quella in corso, sia una stagione difficile per la stampa sportiva, e da oggi la “Gazzetta dello Sport” di Carlo Verdelli compie una scelta coraggiosa e rischiosa allo stesso tempo. In prima pagina, infatti, accanto al faccione sorridente di Ibrahimovic e all’ennesimo titolo su Ronaldo, compare, con un’evidenza mai avuta in precedenza, la sezione “Altri mondi”. Tre “strilli”, scelti non a caso: uno sul quinto anniversario di Cogne (target popolare), uno sul freddo che non arriva (target familiare) e uno sul nuovo computer di Bill Gates (target giovanile). All’interno, due pagine quasi interamente “non sportive”, e nuovi collaboratori come Giorgio Dell’Arti e Luca Sofri. Ai lettori (e all’edicola), l’ardua sentenza: piacerà la nuova “Gazza” con contorno di “Vanity Fair”?

Nuova Gazzetta (dello sport), qualche commento personale

Nasce la nuova Gazzetta di Verdelli Questi i miei commenti postati sul blog quasi rete della Gazzetta. Li trovate qui:
e qui:
Per me l'operazione è riuscita. L'àncora è stata tolta. La pagine sono azzeccatissime,
con una preferenza personale per la 34: windows vista, Sanremo e il tempo sono argomenti di
interesse generale e di attualità. Mi piace il tono didascalico (spiegare le cose), mi piace
la sintesi e quel concedere il giusto al "gossip" Sanremo, il banchiere con le calze bucate. Diciamo che è un buon prodotto, gradevole e utile anche per chi in genere legge solo le paginate sul calcio. Ormai siamo nell'ibrido della comunicazione, i generi si confondono e si mescolano. Free press? Approfondimento da quotidiano ma veloce.
Leggerezza stile internet? Se c'è una criticità, forse, sta nella pagina 33.
Tornare ancora su Cogne? Va bene. Un argomento grave ma che è diventato un tormentone per colpa dei mass media, in primo luogo della televisione. Sul commento di
Sofri, prendo le distanze. E allora? Non dobbiamo dibattere, discutere, capire, leggere,approfondire? Tutto deve passare sopra le nostre teste? Chi dice che i Pacs potrebbero devastare le famiglie? Sono contento che ci sia un commento sulla Gazza, ma il rischio è scivolare nel leggero. Su questioni gravi. Importanti. So che Sofri non sarebbe d'accordo. Auspico il dibattito!

Un pensiero per Luca Sofri. Chi ha paura dei Pacs? Persino la Chiesa arriva ad affermare
che non ha paura delle convivenze e che "una legge sulle coppie di fatto è superflua». Lo ha detto di recente il segretario della Cei mons. Giuseppe Betori sottolineando che la strada del diritto comune «è ampia ed adattabile alle diverse situazioni» e «a eventuali lacune o difficoltà si può porre rimedio modificando il codice civile». Non è paura, semmai ragionare su fatti e opinioni.
La questione del commento mi sembrava mal posta. Tutto qui. Spero domani di trovare un'altra opinione differente sullo stesso argomento.

Scuola di Scrittura Flannery O'Connor, aperte le iscrizioni

Pubblico il comunicato stampa relativo all'apertura delle iscrizioni alla Scuola di Scrittura Flannery O’Connor di Milano, diretta e condotta da Luca Doninelli e Davide Rondoni.

Riparte la Scuola di Scrittura Flannery O’Connor di Milano con la nuova edizione per il 2007. Rivolta a formare scrittori e sempre alla ricerca di quanti perseguono l’incontro con una forma espressiva, mossi dall’esistenza della letteratura e della poesia.

La Scuola ‘Flannery’ - che lo scorso anno ha avuto un notevole successo- propone tre modalità per un percorso in 4 mesi: Lezioni e dialoghi sui testi degli studenti, Laboratori di scrittura e incontri con Autori ed editor.

Il Programma:

Ecco allora lo scrittore milanese Luca Doninelli, da sempre animatore di questa realtà, proporre il percorso L’avventura della Forma. Da J. Joyce a Mcarthy. Il poeta Davide Rondoni una serie di interventi sul tema La realtà della poesia Affianca nel costante lavoro di Laboratorio si scrittura che accompagna le lezioni Giuseppe Braga.

Portano la loro preziosa e diversificata esperienza gli Autori:
Camilla Baresani (i cui primi passi partono proprio da questa Scuola di scrittura), Milo De Angelis, Claudio Magris, Salvatore Mannuzzu, Beatrice Masini, Andrea Vitali. Questi incontri sono aperti anche ai non iscritti: ai Soci del CMC e agli amici dei corsisti.

Gran finale con Reading pubblico al Mama Cafè di via Camminadella e pubblicazioni sulla rivista ClanDestino di Bologna.

Dichiara Doninelli nei Punti fermi della Scuola: “Non vogliamo favorire l’irreggimentazione stilistica e la correttezza generica (improntata a regole, a precetti) che ci rende alla fine un po’ tutti uguali. Un “quid” di disimpegnato che molta gente chiede: niente più che delle istruzioni per l’uso”“Non parleremo di nulla che non emerga dal lavoro sul campo. Diffideremo sempre delle indicazioni di carattere generale, tranne quando saranno la risposta voluta a un’esigenza condivisa”.

Un’impostazione che si ritrova in una dichiarazione del prof Ezio Raimondi, del Comitato Scientifico della ‘Flannery’ insieme a Claudio Magris, Milo De Angelis, Franco Loi e Eddo Rigotti (docente all’Università di Lugano):“In questa battaglia contro ciò che si ripete e perde significato, contro lo stereotipo, è difficile pensare a un’attività che non passi attraverso ciò che in altri tempi abbiamo chiamato letteratura”

Una Scuola per conoscere e praticare come nasce, come prende forma e perché, quella misteriosa comunicazione dell’esperienza che è la scrittura. Un rapporto tra persone per mettere alla prova il proprio talento, per esercitarsi, misurarsi con la letteratura, scoprire gli aspetti creativi e vitali della scrittura.
Un luogo di incontro dove confrontare e paragonare la propria cultura e umanità.

Appuntamenti:

Gli appuntamenti saranno il lunedì dalle 18,15 alle 20,15 presso la Sala del CMC, via Zebedia, 2 (MM3 Missori) con frequenza pressoché settimanale. Inizio Scuola: 26 febbraio – termine 18 giugno 2007 Iscrivendosi alla Flannery O’Connor si è Soci gratuitamente del CMC per 1 anno

L’Iscrizione è di € 270,00, favoriti gli Studenti universitari con € 170,00 e gli iscritti alle edizioni precedenti per garantire l’approfondimento con € 80,00.

Termine ultimo entro il 23 febbraio, salvo esaurimento posti.
La Scuola Flannery O’Connor rilascia il Diploma/Attestato valido ai sensi di legge
e per il Credito Formativo dell’Università, ove riconosciuto dal titolare della CattedraUniversità Cattolica di Milano, Facoltà di Scienza della Formazione Credito Formativo di 5 punti

Un aggregatore di poesie

Dal sito di Vibrissebollettino di Giulio Mozzi, ecco una bella segnalazione. C'è un aggregatore di poesie. Clicca qui se ti interessa.
Fra gli interventi, aggregati, c'è un intervento di Lello Voce a proposito dell'ultimo lavoro poetico "Maria" di Aldo Nove.