venerdì, giugno 15, 2007

Sesto e l’AVSI: 120 adozioni a distanza


Ricevo e pubblico un comunicato dell'Ufficio stampa dell'associazione culturale Presenza di Sesto San Giovanni.

Sesto San Giovanni, 13 giugno – I cittadini di Sesto San Giovanni sostengono 120 bambini in tutto il mondo attraverso l’adozione a distanza con AVSI. AVSI, organizzazione non governativa che opera in 40 paesi del mondo con 100 progetti di cooperazione internazionale, è attiva sul fronte delle adozioni a distanza da molti anni.
(foto tratta dal sito dell'Avsi)

All’auditorium Bcc si è svolto l’evento conclusivo dell’anno sociale della Cooperativa Servizi Culturali Presenza. Una serata per presentare l’AVSI, organizzazione non governativa italiana e il suo progetto relativo l’Ospedale ST Joseph nel Nord Uganda; ma non solo, un’occasione per il Centro Culturale stesso di riflettere sul proprio percorso. Si è partiti proprio da qui. Il Dott. Alessandro Panzarasa, ha presentato il senso delle attività dell’associazione a partire da due concetti chiave: la Presenza e la Cultura.

“Una presenza è prima di tutto coscienza della propria identità, non quindi un progetto culturale, sociale o politico: ma una novità umana, un’amicizia operante, che si pone dentro tutto, usando di tutto come abbiamo elencato all’inizio, e che risultano prima di tutto gesti di umanità reale, cioè di carità. Non si costruisce una realtà nuova con dei discorsi o dei progetti organizzativi, ma vivendo gesti di umanità nuova nel presente (certo, gesto di carità deve diventare anche, per esempio, il tentativo di mandare ai consigli comunali e di amministrazione della gente che aiuti tutti umanamente).”

Secondo, la cultura: facciamo il centro culturale per imparare a valutare le cose. Il giudizio di valore e’ la questione prima della vita. La liberta’ infatti comincia quando si diventa capaci di dare giudizi sulle cose cioe’ quando non sei piu’sotto, quando non si e’ piu’ schiacciati dalla realta’ ma si e’ protagonisti. Quando si e’ protagonisti? Quando si giudica, quando si dice: questo va bene, questo va male, questo e’ giusto, questo e’ sbagliato. Il giudizio di valore e’ la prima questione della vita.

Nella programmazione dell’anno ormai concluso, tre incontri vengono richiamati a ribadire i valori della scelta forte di Presenza. L’evento dedicato all’intervento di Papa Ratzinger a Regensburg, poiché invitava a ricordare che Dio c’entra con la ragione, e quindi se c’entra con la ragione c’entra con tutto, c’entra con i soldi, c’entra con la politica, c’entra con la cultura, c’entra con gli interessi di tutti i giorni.

In secondo luogo l’incontro sul Family Day, prova schiacciante che esiste ancora un pezzo d’Italia che resiste alla corrosione delle mode e che trova nella famiglia il terreno fertile il seme dell’affetto e della fecondità. “Il punto qui – dice Panzarasa - non è buttarla in politica ma domandarci cosa tiene insieme le famiglie, il loro affetto la loro fecondità”.

Il terzo esempio è proprio l’esperienza dell’AVSI in Uganda, raccontata dal Dott. Andrea Rizzi. L’intervento dei volontari AVSI, come spiega il Dottor Rizzi, non è volto ad interventi “calati dall’alto” di carità, bensì è esperienza condivisa, è avere come obiettivo lo sviluppo delle persone che si vanno ad aiutare, è commuoversi per il loro personale destino. La metodologia attuata dall’AVSI è il “fare con”, ossia partire dal rapporto con la gente cui il progetto è rivolto e costruire sviluppo sulla base dei passi che si fanno insieme. Il metodo è stato apprezzato e ripreso da altre diverse organizzazioni e il successo dell’AVSI trova fede nei due nuovi uffici in prossima apertura a New York e Washington, nonché dalle numerose adozioni a distanza in cui AVSI fa da tramite.

L’adozione a distanza è una forma di solidarietà, un contributo economico stabile e continuativo destinato a un bambino o ragazzo ben preciso, alla sua famiglia, alla sua comunità. Insieme agli aiuti materiali, vi è la presenza di adulti che accompagnano il bambino nel suo percorso educativo.

La quota annuale è di 312 euro, l'impegno minimo è di un anno, il versamento può essere trimestrale, semestrale o annuale. Si rinnova tacitamente salvo disdetta. All’adesione si riceve una scheda anagrafica del bambino, una fotografia, la presentazione del progetto. Ulteriori notizie due volte all’anno. Per chiunque voglia dare il suo contributo potete contattare la Fondazione
AVSI: AVSI Sostegno a distanza - Tel. 0547.360.811 - Internet: www.avsi.org
- e-mail: sostegno.distanza@avsi.org

Giro donne, è attivo il sito


E' attivo il sito del Giro donne, 18ma edizione, che si svolgerà dal 6 al 14 luglio 2007 lungo un percorso di 871,800 Km.
La partenza è prevista da da Crocetta del Montello (TV) e l' arrivo a Seregno (MI).
http://www.girodonne.it/portale/html/home.html


Altre informazioni qui: http://www.lamiabici.blogspot.com/

mercoledì, giugno 13, 2007

Dieci, Zazzaroni lascia

Ivan Zazzaroni ha dato le dimissioni dalla direzione del quotidiano sportivo Dieci. La decisione è dovuta al mancato pagamento degli stipendi da parte della Società editoriale Dieci, fondata da Alberto Donati e Giangaetano Caso che non hanno mai pagato dalla data del debutto, il 10 marzo mentre la redazione ha ripreso lo sciopero interrotto lunedì scorso.
Alcuni commenti in rete sul sito di Radio Deejay

martedì, giugno 12, 2007

Raceacrossamerica





E' una delle corse in bici più massacranti ma anche più affascinanti. E' la "raceacrossamerica", ovvero 5000 chilometri da costa a costa. I partecipanti sono partiti da da Oceanside (California), e raggiungeranno Atlantic City (New Jersey). I corridori pedaleranno per una decina di chilometri, con soste solo per dormire.

Sul sito ufficiale http://www.raceacrossamerica.org/ la foto e i filmati più recenti della competizione.

lunedì, giugno 11, 2007

Zazzaroni, direttore di Dieci, risponde

Piepoli e Simoni più forti di Pantani ed Armstrong?

Buon giorno, direttore.Il suo giornale riporta in data giovedì 7 giugno, a pagina 43, un "virgolettato" di Danilo Di Luca, fresco vincitore del Giro d'Italia che afferma""Il doping? Un problema, ma si sta risolvendo. Rispetto a dieci anni fa nel ciclismo le cose sono cambiate". E' una frase che non ha ragioni. Intanto perché ai test sfuggono ancora tante sostanze e in particolare alcune pratiche come l'emotrasfusione autologa. La prova è che diversi corridori hanno confessato di essersi dopati negli anni '90 senza che siano mai stati scoperti. Ma la cosa più sconvolgente sono le analisi delle medie. Si tratta di dati che ho appreso leggendo le ricerche riportate dal giornalista Eugenio Capodacqua su un mensile specializzato.
Negli ultimi anni, i corridori sono diventati più veloci. Da una analisi delle corse fin qui disputate le gare fatte fino al Giro segnavano nel 1996 (era l'anno dell'Epo a tutto spiano), la media era di 40,977, oggi 42,219.
Sono diventati tutti dei fenomeni?
Un altro calcolo prende in considerazione la media dei metri di dislivello coperti in un'ora. Sullo Zoncolan Simoni e Piepoli sono saliti a 1.850 m/h, valori sovrapponibili a quelli di Basso alla Maielletta nel 2006 ( 1.775) e a quelli di Pantani all'Alpe d'Huez nel 1997 (1.790) e di Armstrong (1790).
Mi dica lei direttore: Piepoli e Simoni meglio di Pantani ed Armstrong?
Per il resto, mi auguro che continuate a seguire il ciclismo che ha ancora tanti appassionati. Buon lavoro.
(i.z) Noi lo seguiamo, il ciclismo: è il ciclismo che non si fa prendere. Apprezza la battuta, Angelo, anche se è tristissima.
PS. Sei stato esauriente.