venerdì, dicembre 22, 2006

Tre spigolature sul Natale



Non ci accontentiamo di vedere la bellezza
anche se il Cielo sa che gran giorno sia questo
Noi vogliamo qualcos'altro che è difficile esprimere
a parole, vogliamo sentirci uniti alla bellezza
che vediamo, trapassarla,
riceverla dentro di noi, immergersi in essa, diventarne parte.

(Clive Staples Lewis)






E' che c'e' del nuovo, un nuovo incontestabile,
un nuovo irrecusabile, un nuovo irrevocabile,
un nuovo irreversibile.
Si passa dal punto in cui non c'era niente
al punto in cui c'e' qualcosa.

(Charles Peguy)




Abbacchio, olive e pesce

Ustacchio, la víggija de Natale
Te mmettete de guardia sur portone
De quarche mmonziggnore o ccardinale,
E vvedrai entrà sta príscissione.

Mo entra una cassetta de torrone,
Mo entra un barflozzo de caviale,
Mo er porco, mo er pofiastro, mo er cappone,
E mmo er fiasco de vino padronale.

Poi entra er gallinaccio, poi l'abbacchio,
L'oliva dolce, er pesce de Fojjano,
L'ojjio, er tonno, l'anguiha de Comacchio.

Inzomma, inzino a nnotte, a mmano ammano,
Te fli tt'accorgerai, padron Ustacchio,
Cuant'è ddivoto er popolo romano.

(Giuseppe Gioacchino Belli)

Auguri indiani
(nell'immagine la Natività di Rembrandt)

giovedì, dicembre 21, 2006

Benvenuto nel Mondo Nuovo


La maggior causa di divorzio è il matrimonio
Woody Allen

mercoledì, dicembre 20, 2006

Nove passi davanti e dietro la balena, in forma di ballata

Sesto passo. All'inizio

Siamo in viaggio

Non sapevamo, all'inizio, quale bastimento ci aveva riservato la sorte
Canoa
Battello
Oppure nave
Solo, abbiamo imparato col tempo che dovevamo andare

Là, pesce
Là, acqua

Non sappiamo al mattino
Quale giornata abbracceremo
Se tempesta
O bonaccia
Se disattenzione
O disgrazia
Sulle cose del mondo

pesce, tanto pesce
e una balena ogni tanto sul nostro orizzonte
che ci sveglia dal nostro torpore

lunedì, dicembre 18, 2006

Nove passi davanti e dietro la balena, in forma di ballata

Quinto passo. Cetologia

Il mattino ci sorprende
Senza arte
Né parte

Appena
Al risveglio
Sotto le coperte,
Stiamo, sto, nel cono dell'abisso
Sorta d'imbuto dentro cui ci siamo perduti
Senza rive
Senza porti
Senza un futuro davanti
E un passato, dietro

Eppure basta un minuto
Per desiderare un ordine
E una misura
Una scansione

E una rima
Un ordine, insomma.
E un equilibrio, persino

Con questo briciolo di coscienza
Polvere
Mi avvio in bagno
Senza pensare
Senza rive
Senza posti

E' lo specchio che guardo, ora
Al mattino
Senza vedermi

Là una balena
Soffia
(Per fortuna)