martedì, novembre 14, 2006

Frammenti atomiani

"Ho un mancamento..."
"Prego? Ah, ho capito, le passo mio marito.Tieni, è per te.
"Ho un mancamento..."
"Carisssimo. Dove sei? Cosa fai?"
"Son tornato a Milano"
"Davvero?"
"Lavoro in un negozio"
"Davvero?"
Di dischi".
"Ma guarda".
"Concerti?".
"Acqua passata".
"Sei ancora gay?"
"Mai stato. Adesso ti rompo il muso se continui la solita tiri tera. Sento il noto rumore, di sottofondo".
"E' musica, tesoro. Ricordati: il mio nome è Rockabilly".
"Hai fatto carriera?"
"Beh, aiuto vice preside. E poi ho messo su una banda, con le più grandi della scuola"
"Il nome? Spara il nome"."Tequila bum bum".
"Ma guarda".
"Ma senti".
"Ma che pirla che sei!"
"E il crescendo rossiniano?"
"Quello sempre nel cuore, nel petto. Tutto dentro. Anzi, ti dirò di più. Ti invito al mio concerto, lo faccio a Torino con la mia insegnante, quella storica del conservatorio. Lei dice che bisogna permanere nel virtuoso"
"C'è nebbia a Torino?"
"Ma cosa dici?"
"Sì è vero, vedevo brume anche sulla costiera amalfitana. Ti ricordi?"
"Ma allora, vieni al concerto?"
"Dammi le coordinate, torinese".
"Prendi il treno, innanzitutto".
"Innanzitutto".
"Che fai, ripeti?"
"Perché? Non posso?".
(continua)

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