lunedì, novembre 13, 2006

ATOMO, oppure: "Fulgidi amori, ameni siti e perigliose cacce"

Blogodramma a puntate. L'avventura continua.

Il manoscritto sulle perigliose, picaresche, improbabili avventure di Atomo sta pian, piano, girando fra amici, conoscenti e qualche collega di lavoro. Mentre nel frattempo il tomo è arrivato in copia unica o in doppia copia a quattro distinte case editrici per la lettura. Facendo due calcoli, poiché non conosco direttamente nessuno nell'ambiente, le prime risposte, positive o negative, potrebbero arrivarmi non prima di Natale. Così affermano - mettendo abbondantemente le mani avanti - le case editrici nei loro siti.
C'è anche un misterioso agente letterario che si sta dando da fare per interessare altre due case editrici editrici, che chiameremo N. e M.

Non è facile interpretare il sistema editoriale. Si va avanti per tentativi. Si legge, si prova ad acquisire informazioni e conoscenze sui meccanismi e le persone che sovraintendono, ma la sensazione, alla fine, rimane sempre quella: è come buttare una bottiglia nel mare e sperare che, prima o poi, a qualcuno venga il desiderio o la curiosità di raccoglierla. Buttare un sasso nell'acqua e attendere.

Le letture "casalinghe" hanno dato buoni riscontri, cioè, in sostanza, lo scritto è piaciuto. Ho come due tipi di lettori davanti a me: chi è già in qualche modo coinvolto nel mondo editoriale e chi, invece, è distante dalla "macchina", dalle redazioni editoriali, dal mondo giornalistico o letterario o altro ancora. Una persona che conosco bene, e che in questo mondo ci vive e lavora, si è appassionata alla lettura delle gesta di Atomo. Mi ha scritto anche delle note a lato del testo, in matita. Ho seguito i suoi consigli; c'era, in particolare, un discorso nel quale ho un po' pasticciato e non si capiva bene a chi attribuire i discorsi diretti. Ma, nel complesso, le correzioni da "editor" sono state molto discrete (usata la matita) e professionali.
Un altro lettore, questo invece appartiene alla categoria, diciamo così, dei "non addetti ai lavori", lo sta leggendo da un paio di giorni ed è già oltre la metà. Ho scambiato due parole con lui e mi sembra abbia capito, nel senso che è stato investito bene dal senso della storia, dai primi due capitoli. E' un lettore attento, che dà molte soddisfazioni perché coglie le sfumature; ha capito, per esempio, che ci sono dei "non detto" che rivelano qualcosa, episodi abbozzati che non si sa bene come si svolgono, dove vanno a parare, ma tutto è compreso in questa storia, funzionale allo spirito dei personaggi. Mi ha detto questa mattina che ci sono un paio di cose molto interessanti in questo racconto e me parlerà. Ho capito anche che ha anche delle critiche o, semplicemente, delle cose che mi vuole dire. Sentirò, ascolterò. Sono molto interessato a quanto mi dirà. Penso che entro la fine di questa settimana, terminerà la lettura.

Per quanto riguarda l'agente letterario, bisogna che faccia bene il suo mestiere. Ogni tanto telefonare per sapere come va, ma senza esagerare. Ad interposta e fidata persona. Si attendono tempi lunghi. Come vedete si deve tessere la tela.
(continua)

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