martedì, luglio 25, 2006

Girardendo e Sante Pollastro al Meeting di Rimini


Marco Ventura ha scritto un libro lungo, sicuramente interessante. E' un mistero il fatto che lo ha portato a scrivere di questa storia. Marco Ventura è un giornalista apprezzato che ha seguito come inviato speciale del Giornale i più importanti fatti di cronaca italiana e internazionale, collaborando anche con Mediaset, Epoca e Radio Radicale.
Inviato di guerra nel Golfo e nella ex Jugoslavia, ha viaggiato a lungo come giornalista e fotografo anche in America, Africa, Medio e Vicino Oriente, India ed Europa dell’Est. Tra le sue pubblicazioni, Jugoslavia, il nuovo Medioevo (con Gigi Riva, Mursia, 1992), La guerra dei dieci anni (il Saggiatore, 2001) e Così nasce un papà (Bompiani, 2005).

Il libro in questione si chiama La vera storia di Costante Girardengo e Sante Pollastro, e dell'autore ho un ricordo molto personale.

Una bella manciata di anni fa, andai al Meeting di Rimini, in qualità di collaboratore esterno, già lavoravo per la testata diretta da Indro Montanelli, in uno status tra semi professionale, ovvero pagato a pezzo (per i pezzi che riuscivo a mandare), e volontario, perché spinto a Rimini anche da interesse e curiosità personale, che si traduceva - in pratica - nel pagarsi il biglietto, il vitto e l'alloggio. Il prezzo della gavetta...

L'inviato speciale era lui, Marco Ventura, il giornalista vero, quello mandato dalla redazione di via Gaetano Negri a sfaldare la cronaca, in mezzo ai dibattiti politici, alla comparsate degli onorevoli e ai lunghi convegni. Io ero il gregario, portavo solo un bicchiere d'acqua al Giornale, spero sia risultata pura e gradita.

Riuscii se ricordo bene, a scrivere un paio di articoli su eventi di tipo culturale. Per il resto feci la vita di tutti i comuni visitatori della kermesse riminese: gelati, incontri, passeggiate, visite alle mostre, con qualche visita alla mitica sala stampa della manifestazione. Mitica perché si poteva incontrare e con grande facilità un Testori, un Cardinalone, un artista, o un politico di passaggio. Scrittori, poeti, giornalisti, artisti.
Quando andai in sala stampa, il giorno della pubblicazione del mio articolo, incontrai Marco Ventura. Non ci conoscevamo di persona, pur lavorando per lo stesso giornale. Mi colpì molto perché mi recitò l'attacco del mio pezzo, che suonava più o meno così: "C'è unMeeting nel Meeting". Segno che aveva apprezzato. Segno anche avevo colpito la questione. Marco un poco mi invidiava. Lui era obbligato a seguire gli interventi dei politici, le loro veline. Io, al Meeting, mi stavo divertendomi e seguivo ciò che volevo.

Marco che da allora non ho più rivisto, sarà presente al Meeting di quest'anno dove presenterà la sua ultima fatica editoriale "Il campione e il bandito. La vera storia di Costante Girardengo e Sante Pollastro". L'appuntamento è per il 24 agosto , ore 11.15 sala C.

Marco è stato attratto - misteriosamente - da questa storia di un'amicizia che affonda le sue radici nell’Italia degli anni venti, quella della povertà, della fame vera, dei contadini e dei fuorilegge. Quando il Giro d’Italia teneva col fiato sospeso. Due ragazzini di provincia come tanti: Costante Girardengo e Sante Pollastro vivono sui pedali. Girardengo in sella alla sua bici pedala e vince, all’inizio per un piatto di minestra, poi per uno stipendio «da prefetto», e si conquista in pochi anni il titolo di campionissimo. Su due ruote Sante ruba e spara, toglie ai ricchi, dà ai poveri, centra i lampioni per farsi il buio alle spalle.
Arrivederci a Rimini

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