giovedì, dicembre 18, 2008

Una ripassata di storia per l'Onorevole Gianfranco Fini

Le leggi razziali del 1938 in Italia
A proposito delle dichiarazioni di Gianfranco Fini

Dall'Osservatore Romano 17 dicembre 2008. Ha suscitato stupore e molte polemiche il discorso pronunciato ieri dal presidente della Camera dei deputati italiana, Gianfranco Fini, in occasione di un convegno per il settantesimo anniversario dell'introduzione delle leggi razziali in Italia. "Ma l'ideologia fascista - ha detto Fini - non spiega da sola l'infamia.
C'è da chiedersi perché la società italiana si sia adeguata, nel suo insieme, alla legislazione antiebraica e perché, salvo talune luminose eccezioni, non siano state registrate manifestazioni particolari di resistenza. Nemmeno, mi duole dirlo, da parte della Chiesa cattolica". Politici, storici e media sono intervenuti per correggere o sostenere le affermazioni di Fini. Non è vero che la Chiesa italiana non si oppose alle leggi razziali del 1938, ha puntualizzato subito Radio Vaticana, intervistando due autorevoli contemporaneisti che hanno dedicato importanti studi al periodo in questione: Francesco Malgeri, dell'università di Roma La Sapienza, e Andrea Riccardi, dell'università di Roma Tre.
I silenzi di un Paese intero titola oggi in prima pagina il "Corriere della Sera" un dettagliato articolo del vicedirettore Pierluigi Battista che mostra come intellettuali, senatori e antifascisti tacquero quasi tutti. "Fini "scivola" su leggi razziali e Chiesa", ha titolato invece ieri sul suo sito in rete "Avvenire", che critica anche il leader del Partito democratico, il quale nel pomeriggio di ieri aveva definito l'analisi di Fini "di una verità palmare".
Di certo, sorprende e amareggia il fatto che uno degli eredi politici del fascismo - che dell'infamia delle leggi razziali fu unico responsabile e dal quale pure da tempo egli vuole lodevolmente prendere le distanze - chiami ora in causa la Chiesa cattolica. Dimostrando approssimazione storica e meschino opportunismo politico.
(L'Osservatore Romano - 18 dicembre 2008)

Nessun commento: