mercoledì, giugno 27, 2007

Caso Dieci: presa di posizione della Federazione Nazionale della Stampa Italiana

E' difficile ritrovare un caso analogo nella storia del giornalismo in Italia. Eppure è accaduto e gli sviluppi della vicenda sembrano ancora non finire.
Ieri mattina i redattori di Dieci hanno trovato un cartello davanti al portone d'ingresso della redazione in via Vitruvio a Milano e così hanno saputo di esser stati tutti licenziati "per giusta causa". Cosìuna ventina di giornalisti, in gran parte giovani, compresi il direttore pro tempore Luca Pollini e i membri del cdr. Oltre ad aver perso il posto di lavoro, i giornalisti potrebbero anche ricevere una richiesta di risarcimento danni da parte di Fabio Caso, amministratore delegato dell'Editoriale Dieci, a causa della "inopportuna, illegittima e immotivata" decisione di scioperare presa dalla redazione contro i mancati pagamenti degli stipendi.

C'è chi ha preso posizione: la Segreteria della Federazione Nazionale della Stampa Italiana ha diffuso un comunicato nel quale si dice: "E una richiesta tutt altro che paradossale che il Sindacato dei giornalisti è costretto a fare dopo l'incredibile, inaccettabile licenziamento dei giornalisti, colpevoli di aver lavorato senza ricevere i giusti stipendi di aprile-maggio e di aver poi scioperato per rivendicarne il pagamento insieme con i conguagli dei mesi di febbraio e marzo e delle festività lavorate. Un fatto di tale enorme gravità non si era mai verificato nella storia dell editoria italiana e, probabilmente, del nostro sistema industriale.
Più che scandalosa questa situazione è disgustosa e meritevole di immediata attenzione di tutte le autorità di controllo e di garanzia, tanto più avendo appreso che l'editore si appresterebbe ad aprire una nuova redazione sulle ceneri di tale comportamento antisindacale e fuori da ogni regola."
La FNSI insieme con le Associazioni Regionali di Stampa, dice ancora il comunicato "era ed è a fianco dei colleghi di 'Dieci', colpiti dal provvedimento dell'editore, motivato addirittura per 'inopportuna, illegittima e immotivata' decisione di scioperare contro il mancato pagamento degli stipendi. I colleghi saranno tutelati in ogni sede e il Sindacato, in ogni sede, chiederà conto dei gravissimi danni subiti dai giornalisti. E il tempo di dire basta. Questo genere di editori non può avere titolo ad operare impunemente!"

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