venerdì, gennaio 26, 2007

La Gazzetta cambia, ma dove va?

La Gazzetta dello Sport cambia. Cambierà. Sul blog della rosea curato da Carlo Annese, se ne parla. Fino ad oggi sono stati lasciati una decina di commenti, sollecitati dallo stesso giornalista che scrive:"Riprendo i commenti al post su La Gazzetta e la parola (di don Milani), non tanto per rivelare segreti (di Pulcinella, visto che nei giorni scorsi ne hanno parlato sui media specializzati in comunicazione e marketing i vertici aziendali), quanto per chiedere a voi una condivisione ulteriore, un'analisi di quello che potrebbe accadere nei prossimi giorni. Insomma, vorremmo capire se la strada che stiamo per intraprendere è quella giusta oppure no".

La Gazzetta - ricorda ancora Annese -vuol diventare "il" giornale popolare italiano per eccellenza, quello che forse non è mai esistito, nemmeno ai tempi de L'Occhio (qualcuno forse lo ricorderà) inventato da Maurizio Costanzo e rapidamente scomparso. L'obiettivo non è così irraggiungibile, potendo partire dalla base più popolare che si possa immaginare: lo sport, e il calcio in particolare.
Il primo passo è la nascita di una sezione dedicata all'attualità extra sportiva: i fatti del giorno, descritti in maniera essenziale e commentati e spiegati da firme grandi ma tutt'altro che convenzionali, così da fornire l'informazione che serve per capire ciò che accade nel mondo; informazioni "di servizio"; uno spazio costantemente dedicato a libri, musica, film; e rubriche di curiosità, che contribuiscano all'informazione di base".
Questo è l'intervento che del blog della rosea che ho ripreso quasi per intero. Per gli appassionati di sport, il cambiamento della Gazzetta è un fatto importante. Con la Gazzetta da ragazzini si è sempre avuto un rapporto, magari di amore, magari di rispetto, magari qualcosa d'altro. Persino di odio se si amava alla follia un certo sport, cosiddetto minore, e poi ci si vedeva che il calcio, spesso, cannibalizzava tutto. Eppure alla Gazzetta, diciamo noi sportivi, ci siamo affezionati. Con i pregi e i difetti. Esaltando i pregi, innamorandosi degli eccessi, e tenendo i limiti a debita distanza.
La Gazzetta ha seguito l'inclinazione dei vari direttori che l'hanno traghettata negli anni con il cuore e la ragione. Gli esempi (basta Cannavò, ad esempio?) sarebbero numerosi. Ora si cambia ancora. Sulla Gazzetta qualcuno ha imparato anche a leggere. Con la Gazzetta, ci siamo innamorati della gratuità del gesto atletico. Ci siamo riempiti gli occhi delle imprese dei campioni, abbiamo accarezzato i profili delle montagne dei grandi giri ciclistici.
In definitiva, la rosea ci ha attrezzato di un mondo che ci era sconosciuto, fatto di atleti, sudore, palestre, ascensioni, gol, eccetera eccetera. Con la rosea abbiamo elaborato un mondo, proprio quando stavamoper diventare grandi. Adesso cambia, ecco perché ci interessa parlarne.
Sul blog della rosea, nei commenti, non manca qualche critica sul nuovo corso.

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