giovedì, ottobre 26, 2006

Caccia all'editore 2 blogodramma in divenire

Informe e sformante questo racconto nasce come il soufflè, si gonfia sul web a seconda degli accadimenti di giornata. E speriamo che non si sgonfi.

Ora è g. che bussa alla porta del virtualnovelliere, per entrare nel novero dei personaggi abbozzati. E ne ha diritto. A lei è venuta l'idea di buttar sulla carta - pardon - sul video, il blogodramma in divenire che dovrebbe, dico dovrebbe, ruotare attorno al tema della ricerca di un editore per un manoscritto (del sottoscritto) scritto (w le ripetizioni) nell'arco ditempo di due anni.

Chi è g ? Appunto. Chi è g.? Per saperne di più bisogna traslocare su quest'altro indirizzo
http://zulawskiego5.splinder.com/, ma non fatelo ora, fatelo dopo, quando termina il post. Ma fatelo. Oggi è stata aggredita dalle maleparole di un disturbatore virtuale, un sabaudo, un sabotatore d'idee, ingegno e creatività che ha visitato di recente il blog di g.

Chi è g.? Non lo so, non l'ho mai vista in faccia. Forse è una giovane mamma che trascorre i pomeriggi a cuocere pop corn per le sue bambine in un appartamento di Cracovia, Polonia.

L'ho incontrata per caso in forma mediata sul suo blog, dove ci sono capitato per caso, come scivolare su una buccia di banana, senza farsi male: un sito casa, un sito appartamento, un sito sito, che regala confidenze domestiche, fra malattie di inquilinette, distacchi strazianti del padre delle fanciulle che va in giro per l'Europa (a far che cosa? Non si sa) e una g. che in precario e virtuoso bilico fra ironia, nostalgia, racconto succoso delle quisquilie della vita - un gradevolissimo lessico familiare - forse cerca di terminare la scrittura di una tesi. Ha nostalgia di Firenze?

A complicare ed arricchire la saga familiare, in diretta presa web, una storia di spostamenti nel vecchio continente, fra Toscana, Cracovia e Berlino. La prendo alla larga, con la digressione offerta dagli spunti del quotidiano, che sono improvvisi e imprevisti. G è curiosa. Vuole sapere come sono fatti gli agenti letterari e come si comportano. E le agenzie letterarie, sì. E gli scrittori, gli scrittori. Sì, gli scrittori. Pausa.

Per iniziare il racconto quindi; finito di scrivere il mio romanzo (sono circa 230 pagine), ho affrontato il problema della pubblicazione. E mi sono trovato impreparato. Per terminare lo scritto mi son dovuto rinchiudere in casa, sfruttare tutto il tempo libero dagli impegni di lavoro tradizionale. Chiudere il cerchio, finire la scrittura, depurare il tutto da refusi e ripetizioni, passando il testo a mia moglie che ha fatto il lavoro duro di setaccio e poi dato suggerimenti e poi detto che alcuni passaggi richiamavano Svevo, e poi detto di stare attento per conseguenze, possibili liti familiari a tomo pubblicato.

Quindi lavoro e vita sociale ridotta al lumicino. Per pubblicare, invece, bisogna saper coltivare, e coltivare, anche qualche amicizia nell'ambiente. Frequentare l'ambiente. Luglio se ne è andato a imbiancare la casa. Un pezzo di agosto l'ho usato per dare gli ultimi ritocchi al romanzo, poi mare con figli, secchiello, palette e tutto il resto e agli inizi di settembre una ripassata finale al tomo.

(continua)

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